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Luciano Tamagnini e Luca Boschi per sempre con noi. Il commosso ricordo di Alberto Becattini

Eravamo tutti contenti per essere riusciti in qualche modo a far arrivare in porto, fra due settimane a Bologna, una nuova edizione della nostra Mostra mercato del Fumetto Anafi, pur fra mille difficoltà e pur dovendo affrontare un complicato cambio di sede, di città, di mille consolidate abitudini in quel di Reggio Emilia… e invece, questa settimana si è abbattuta su di noi e su tutto il mondo del fumetto, in particolare sul mondo della critica fumettistica, una doppia tragedia. Il 2 maggio 2022 è venuto a mancare Luca Boschi, il 6 maggio 2022 se n’è andato Luciano Tamagnini. Di Luca Boschi cosa dire, se non che di fumetti era un grande esperto ma anche scrittore, sceneggiatore, organizzatore, animatore, e potrei proseguire ancora… e di Luciano Tamagnini che dire, se non che era un profondo conoscitore del fumetto e che, in tempi in cui non esisteva certo internet, la sua memoria è stata una delle fonti principali di notizie e informazioni sulla storia dei comics. Luciano era in particolare stato Vice Presidente e poi Presidente Onorario dell’Anafi.

Ma sopra ogni altra cosa, erano due amici; amici fra di loro, amici per tutti noi, amici per chiunque si rivolgesse loro. Due persone splendide, insostituibili, di cui a lungo sentiremo la mancanza. Ci sarà modo e tempo per approfondire il loro contributo al fumetto, e di certo noi dell’Anafi lo faremo principalmente attraverso la nostra rivista, che è stata anche la loro rivista (soprattutto di Luciano che l’ha curata per un ventennio abbondante). Adesso però è il momento del dolore e delle lacrime per un lutto ancora tutto da elaborare.

Nei nostri cuori conserveremo per sempre il loro ricordo, e da lassù sapranno guardare con indulgenza i nostri errori senza la loro guida e il loro sorriso a scherzare su tutto e tutti, anche su se stessi. Credo allora che non se la prenderanno più di tanto, schivi e modesti come erano, se dedichiamo idealmente a loro la prossima 64a Mostra del Fumetto Anafi del prossimo 21 maggio 2022 a Bologna.

Riportiamo integralmente l’intervento di Alberto Becattini nel corso della Mostra bolognese.

Mi è stato chiesto – e lo faccio volentieri, anche se con un groppo in gola – di dire qualche parola su due grandi amici che ci hanno lasciato all’inizio di questo mese, Luca Boschi e Luciano Tamagnini. Luca era per me più che un amico… Era il fratello, quasi coevo, che non ho mai avuto. Quando l’ho conosciuto, nel 1980, aveva già alle spalle almeno cinque anni di attività come umorista e vignettista. Da subito ho capito che quel ragazzo gentile e vivace avrebbe rappresentato qualcosa di veramente importante nella mia vita. Fanzinaro come e più di me, si offrì imediatamente di collaborare a Funnies, che dal n. 8 in poi portò, indelebile, la sua impronta negli editoriali, negli articoli e nella scelta dei fumetti, con quegli “animali buffi” che tanto piacevano a tutti e due. Ma lui, rispetto a me e a chiunque altro, aveva una conoscenza totale e capillare del fumetto umoristico italiano e mondiale, ad oggi insuperata. Molti di voi hanno avuto la fortuna di conoscerlo e sanno quanto disponibile e collaborativo Luca fosse. Non diceva mai di no a nessuno… Neppure a chi gli telefonava alle tre di notte sapendo che di notte lavorava al computer… Alle mostre, non faceva due passi che qualcuno non lo fermasse, non solo per salutarlo, ma per chiedergli questo e quello, e lui, pazientemente e volentieri, rispondeva a tutti. Ed era apparentemente infaticabile… Ancor oggi mi chiedo come abbia fatto a portare avanti in parallelo, nel 2017-2018, le due collane settimanali dedicate a Jacovitti e a Popeye, scrivendo per entrambe contributi sempre puntuali e interessantissimi… Perché Luca sapeva scrivere… e come!, riuscendo a divulgare le sue infinite conoscenze in modo lineare e scorrevole. Ma Luca era molto più di questo… Era sceneggiatore, disegnatore, giornalista, autore teatrale, intrattenitore radio-televisivo, docente, blogger… E, soprattutto, era uno splendido essere umano, tanto riservato rispetto alla sua vita personale quanto loquace, aperto e generoso nei confronti di chi condivideva le sue passioni, e non solo. Dopo 41 anni di un percorso che ci ha visti condividere mille progetti, soprattutto in ambito disneyano, è per me ad oggi insopportabile pensare che Luca non ci sia più. Manca e mancherà a tutti noi il sorriso birichino ad occhi semi-chiusi, sotto il proverbiale berrettino, di questo “animale buffo” spiritoso e vulnerabile, sempre garbato e mai indisponente, mai sopra le righe… Un ragazzo di cuore e di talento, “irripetibile” come il titolo di uno dei suoi numerosi libri, al quale era impossibile non voler bene.

Luciano è stato un altro caposaldo nella crescita umana e professionale di molti di noi. Per me era un po’ come uno zio buono dal quale mi separavano 14 anni, ma tale differenza di età si dissolveva dinanzi alle passioni che ci univano, su tutte il fumetto e il cinema. Di cinema si era occupato, a Reggio Emilia e non solo, fin dal 1958, e per oltre un ventennio era stato Direttore del Teatro Politeama Ariosto, curandone il variegato programma. Era, dunque, uomo di cultura a tutto tondo, Luciano, ed è stato decisivo il ruolo che, per la promozione culturale, ha svolto in ambito locale e nazionale, facendosi fautore di numerose iniziative. Non ultima, quella dell’ANAF, della quale era stato socio e collaboratore della prima ora. È, infatti, soprattutto grazie a Luciano che oggi siamo qui, perché è stata sua l’idea  di organizzare la Mostra Mercato del Fumetto a Reggio, nonché a rifondare, nel 1992, quella che oggi si chiama Anafi, guidando la rinnovata rivista Fumetto, a bordo della quale mi ha generosamente e fortemente voluto nel 1995, dopo un “toccata e fuga” nel 1988. Come Luca Boschi, anche Luciano era mirabilmente riuscito a canalizzare il suo sapere nella divulgazione, e di certo l’essere insegnante (professione che ci accomunava, peraltro) lo aveva, in questo, senz’altro facilitato. Determinato nelle sue convinzioni, come si conviene a chi coltiva una sincera passione, Luciano era tuttavia sempre aperto al nuovo e ai suggerimenti altrui, svolgendo al meglio il suo ruolo di supervisore e coordinatore. Ma, di nuovo, Luciano era anche e soprattutto un uomo buono e spiritoso, al quale il gioco di parole e la battuta venivano naturali, così da rallegrare riunioni, pranzi e cene di quella Associazione che Paolo Gallinari e gli altri membri del Direttivo Anafi portano oggi avanti seguendo la via da lui tracciata.

Dunque grazie Luca, grazie Luciano. Sarà dura andare avanti senza di voi, ma faremo del nostro meglio per continuare il vostro lavoro, tesaurizzando la cospicua eredità che ci avete lasciato e sperando di essere all’altezza, di non deludere le vostre aspettative. E, per favore, se trovate un modo per farlo, dateci una “dritta” da lassù, ogni tanto, quando è necessario.