Franco Caprioli
Questa sezione del sito dell’Anafi è dedicata ad un grande maestro del fumetto italiano, Franco Caprioli, nell’occasione del centenario della nascita, a meno di due anni dal quarantesimo anniversario della scomparsa. Come ebbe a scrivere qualche tempo fa Leonardo Gori, nella sua recensione del volume A tu per tu con Franco Caprioli, “Caprioli fu troppo colto e troppo sensibile, per il fumetto italiano del dopoguerra: fu anche, forse, troppo aristocratico, nel senso della nobiltà d’animo. Visse pienamente riconosciuto come artista solo durante la straordinaria stagione pedrocchiana in Mondadori, fra il 1938 e il 1941. Dopo la guerra, lo emarginarono e riuscì a lavorare solo in sedi lontane dalle volgari mode allora imperanti del fumetto plebeo, ovvero il Topolino finché restò giornale, Il Vittorioso e – nella sua maturità – Il giornalino, che conservarono sempre un po’ d’attenzione alla qualità. Caprioli è stato, benché nessuno lo abbia mai rimarcato adeguatamente, un autore profondamente innovativo e fonte di ispirazione per i maestri degli anni Sessanta, Settanta e oltre: basta l’esempio di Milo Manara, per corroborare questa tesi.” Poiché abbiamo sempre ritenuto uno dei compiti della nostra Associazione ricordare e valorizzare i grandi talenti del nostro fumetto, non potevamo che ritenere Caprioli uno dei maestri da recuperare attraverso pubblicazioni inedite e ristampe (molte ne abbiamo proposte negli anni passati, su volumi e numeri della nostra rivista Fumetto) e ora anche con questa sezione del nostro sito web.
QUESTA SEZIONE DEL SITO VIENE PUBBLICATA CON IL PERMESSO DELLA FIGLIA, FULVIA CAPRIOLI.